Translate

lunedì 18 febbraio 2013

Iniziare a vivere


IL GUERRIERO IN ASSOLUTO

 Portare lo spirito nel corpo
A pag. 133 del Libro di Draco Daatson è scritto:
Staccati dalla visione ipnotica del tuo alveare.
Diventa veloce, inafferrabile, imprevedibile. La velocità è tutto. Quando sei costretto a svolgere un lavoro al limite delle tue capacità il livello di attenzione si alza e le emozioni pesanti, il malessere, i pensieri cupi diminuiscono. Il Vril non entra dentro di te mentre sei seduto in meditazione, ma mentre scali una montagna, lavori nei campi per una giornata o combatti in battaglia. Il Vril e l’utilizzo del corpo sono intimamente connessi. Spirito e materia viaggiano a braccetto. È quando rientri nella routine dell’ufficio, nell’esistenza lenta, oziando davanti alla televisione, che mal di vivere e preoccupazioni possono catturarti. Nella setta dei Senza Sonno non c’era mai un attimo di tregua.


Le modalità con cui gli occidentali si rapportano al corpo e al lavoro fisico sono in genere piuttosto nevrotiche. Il corpo viene percepito dai più come un’appendice del cervello appesa sotto il collo, la cui unica utilità è tenere in vita il cervello stesso, permettendogli al contempo di spostarsi da un luogo all’altro. Il corpo come mezzo di trasporto della mente!

Quando la mente pretende di dominare il corpo quasi mai lo fa in modo sano. O lo stressa facendogli sollevare carichi in palestra e costringendolo a correre nei parchi pubblici, oppure lo abbandona su un divano davanti alle trasmissioni di Maria de Filippi, con un trancio di pizza gocciolante olio nella mano destra, una lattina di birra nella mano sinistra e una canottiera sporca di sugo al centro. Mentre una moglie con i bigodini fra i capelli cerca di impartire a cinghiate una sommaria educazione a tre o quattro pargoli che girano per casa.

Eppure questa è chiamata “civiltà” dai contemporanei. Noi moderni saremmo l’apice dell’evoluzione umana, il seguito della cultura egizia e della filosofia greca.
Ma non tutto ciò che vien dopo è progresso.

Gli antichi – che, incredibilmente, consideriamo “meno evoluti” rispetto a noi – dimostravano di amare profondamente il loro corpo: l’attività fisica moderata (con il fine di mantenere la salute, non di competere), così come l’amore per il buon cibo (consumato senza fretta, discutendo di filosofia e politica, due discipline che venivano sempre accostate) e il buon sesso senza restrizioni di carattere morale.

Quando è l’anima a dominare sull’intero apparato psicofisico – quindi sia sul corpo che sulla mente – allora avviene una naturale riconciliazione fra corpo e spirito, bypassando gli squilibri, i condizionamenti e i sensi di colpa della mente occidentale.
Se penso a come mangiamo e a come trattiamo il nostro corpo, se penso che ancora oggi, nel 2012, il maschio che intrattiene rapporti con più donne viene additato come “poco di buono” e la donna che fa altrettanto viene trattata come una prostituta, mi passa la voglia di andare in giro a parlare di “risveglio delle coscienze” in mezzo ai terrestri.
Fabrizio de Andrè già nel 1967 cantava Bocca di rosa, era più avanti di 40 anni rispetto alle folle.
È triste vedere le anime di grandi Maghi e antiche Sacerdotesse che per imitazione adottano i comportamenti sessuali delle masse di scimmie parlanti.

Il Vril – lo spirito – viene davvero fatto scorrere quando si compiono attività nella materia, più che nelle sedute di meditazione o nella preghiera, sebbene anche queste rivestano un loro ruolo nel Cammino. Gurdjieff spiegava tutto il Sistema del Risveglio, ma faceva anche lavorare i suoi allievi in maniera sfiancante sulle Danze e sui Movimenti. Draco Daatson li addestrava duramente nelle arti del combattimento.


Lavate i piatti, o svolgete un qualunque altro lavoro domestico, in condizioni normali e registrate quanto tempo c’impiegate a portarlo a termine. Quindi impegnatevi a lavare i piatti ogni giorno un po’ più velocemente, magari limando un minuto ogni volta, senza però penalizzare la qualità del lavoro che state svolgendo. A un certo punto vi accorgerete che solo smettendo di fantasticare e aumentando la concentrazione potete ridurre ulteriormente i tempi d’esecuzione. Insistendo nel voler ridurre i tempi può anche accadere che sfociate in uno stato alterato della coscienza, uno stato molto particolare di “Presenza a voi stessi”. In ogni caso potrete avere un assaggio di cosa significa agire nel QuieOra, perché la velocità dei movimenti del corpo costringe la mente a fermare il suo dialogo interno.

Nel Libro di Draco Daatson è scritto:
Non dare mai la colpa all’esterno, non lamentarti per come è fatto il mondo, perché l’origine di tutti i tuoi mali si trova dentro di te. Non soffri perché qualcuno ti ha fatto qualcosa, ma qualcuno ti ha fatto qualcosa perché hai scelto la sofferenza come tua modalità di vita. Non ti lamenti perché un evento è accaduto, ma quell’evento è accaduto perché tu vivi di lamentele.

In queste poche righe è già racchiusa la pratica da svolgere per tornare a essere un »individuo«. Ma cosa è un individuo? Come dice il termine stesso, è “colui che non è diviso”. L’individuo è un mago, un essere integro, che non dimentica mai di essere il creatore del proprio destino. Un individuo non si lamenta mai, perché sarebbe ridicolo, in quanto sa bene che tutto accade dentro di lui.
Non lamentarsi è la pratica. Provate per qualche giorno e vedete cosa accade.



domenica 17 febbraio 2013

curiosità

                                                         

Carissimi,
di seguito riportiamo la riflessione del Presidente del PIN Armando Siri sulle recenti dimissioni di Papa Ratzinger. Buona lettura!!
Le dimissioni di Papa Ratzinger non sono un affare solo interno alla Chiesa Cattolica. Sono il segnale che nulla sarà più come prima. Per tutti.Non è importante se si è fedeli o meno, ognuno sente profondamente che i mutamenti che scuotono il mondo vanno di pari passo con un crescente senso di disagio e smarrimento interiore uniti ad un fermento di attesa per qualche cosa di nuovo che è li da venire. Ma non è ancora chiaro cosa.Il Papa e la Chiesa sono stati per 2000 anni la proiezione esterna di un bisogno atavico dell'Uomo alla continua ricerca del senso della propria Esistenza. L'animo umano da sempre ha cercato e si è dato dellerisposte e di volta in volta si è creato le teorie che maggiormente hanno soddisfatto e lenito quel senso di profonda precarietà e mistero che circonda la propria Vita in questo mondo.Qual è lo scopo dell'Esistenza? La Chiesa Cattolica tra tutte è stata quella che maggiormente ha ovviato a questa risposta, rimandando ogni considerazione a ciò che sarà dopo la morte. Paradiso, Purgatorio eInferno. Questo rinvio, questo stop alla ricerca di risposte, è servito a nutrire la pigrizia e a rimandare a piani superiori la questione.Questo da una parte ha agevolato l'annichilimento del Pensiero, ha dato un senso alla condizione di sofferenza in cui l'Uomo si è spesso trovato, lo ha nobilitato al lavoro, ma non alla ricchezza. E moltoaltro su cui ciascuno ha il suo personale Punto di Vista.Oggi dopo 2000 anni, questa impostazione che pur con molte criticità, per lungo tempo è stata sufficiente a miliardi di esseri Umani, per mettersi in pace con il senso della propria Vita, non ha più FORZA. Quella "forza" di cui ha parlato il Papa ieri al Concistoro, non è solo la forza fisica di un uomo che ha raggiunto gli 85 anni e che sente addosso il peso degli eventi, ma la dichiarazione di chi si Accorge che ciò ha resistito per tutto questo tempo nei Cuori degli Individui si è affievolito a tal punto da mettere in "crisi" l'intero Sistema.Che fare? Sempre che si possa fare qualcosa.
La saggezza suggerirebbe un cambiamento, un adattamento a questo nuovo "sentire" degli Individui. Ma come potrà chi ha scelto un dogma come fondamento della propria missione rinunciare ad esso? Il precetto della Chiesa è stato ben riassunto da una delle sue Sante più agguerrite, Giovanna d'Arco la quale coniò il celebre slogan: "chi mi ama mi segua!".
Certo tutt'altra energia trasmetterebbe un più semplice "ti seguo perché ti amo". In questo caso non sarebbe difficile invertire i ruoli, e consentire anche alla Chiesa oggi di fare un'autentica professione d'Amore per i propri fedeli e cominciare a guardare oltre quello che già crede di sapere di essi. Ma è troppa la paura di perdere Potere su di loro, è troppa la paura di non essere abbastanza "forti" da poterli rinfrancare senza sentirsi fare un sacco di domande, le cui risposte risuonerebbero paurosamente vuote. La paura spesso impedisce di fare la cosa giusta. E' la paura di chi vuole avere Ragione e non è disposto ad ascoltare nulla e nessuno. è la paura di non essere amati per quello che si è davvero. E solitamente chi non si lascia amare per quello che è, a sua volta è incapace di Amare il prossimo. Esso non potrebbe mai accettare che qualcun altro sia in grado di amare ciò che egli non ama di Sè.Il gesto del Papa, lascia sgomenti non tanto per le ragioni più o meno plausibili con cui è stato giustificato, bensì per la tragica resa dei conti che rappresenta. E' finito il tempo in cui bastava CREDERE e si sta facendo spazio una Nuova Epoca nella quale sarà sempre più forte la spinta interiore al"CONOSCERE". Ma attenzione non si confondano queste parole come mero esercizio dell'intelletto Umano a scapito della fede.Il Conoscere verso il quale si dirige l'Umanità che non ha mai smesso di essere bisognosa di riposte, che ha molta più fame e sete di Spirito di quanto non si possa immaginare, è un ritorno alle origini a quella domanda lasciata senza risposta per millenni: "Conosci Te stesso? Se conosci Te stesso conoscerai Dio e l'Universo".
Questa è possibile sia la nuova sfida per l'Umanità, una strada nuova che porta necessariamente a
considerare il "dentro di Sè" come elemento costitutivo del "fuori da Sè". Del resto fu proprio Gesù a dichiarare "Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne ricostruirò un altro non
fatto da mani d'uomo" (Marco 14, 58). Il tempio di cui Gesù parla non ha nulla a che fare con gli edifici ma è il Tuo Tempio Interiore. Ciò che Sei. Se tu Sai chi Sei non importa che qualcuno cerchi di distruggerti, ti basterà poco per tornare inevitabilmente ad Essere ciò che Sei.
Queste parole suonano sempre profonde e POTENTISSIME, nessuna di queste parole è MAI priva di FORZA. Ma vale per tutto ciò che Gesù ha detto e che molto spesso è stato dimenticato o travisato e modificato da chi ha pensato di rappresentare il suo messaggio nel Mondo. Prima o poi tutto sarebbe accaduto, e questo è quel momento. Nulla sarà più come prima. Questo lo sentiamo profondamente e oggi più che mai toccherà a ciascuno
essere protagonista di questo Cambiamento. Non sento che questo momento di difficoltà della Chiesa possa rallegrarmi né appagare un senso di rivalsa sulle mie ragioni.

Ciò che sta avvenendo nel mondo è un avvertimento e un'occasione allo stesso tempo e come tale deve essere
rispettato, ascoltato e capito. Le dimissioni del Papa non sono l'unico messaggio. Sarà inevitabile poi dividerci sulle ragioni della decisione del Pontefice, quelle ufficiali della stanchezza e quelle ufficiose che ipotizzano pressioni dei gruppi di Potere Mondiale che detengono di fatto il patrimonio finanziario del Vaticano e di tutta la Chiesa i quali, si dice, non abbiano accettato di buon grado la decisione di
Ratzinger di ritrasferire tutte le ricchezze in Vaticano. E per questo hanno dimostrato di essere disposti a tutto, ma soprattutto di avere la forza, loro si, di imporsi anche sul Papa. Ma ahimè neppure lor signori, potranno fare molto per fermare il Cambiamento in atto.

Gli eventi che accadono attorno sono come un rumore forte che cerca di svegliarci. Più non ci sveglieremo più il rumore e gli eventi saranno forti. Una parte sempre più grande del nostro Essere Umani, ci chiede di Accorgerci di chi siamo davvero. Se ci riusciremo sarà una Nuova Epoca di prosperità, armonia, amore e condivisione, se falliremo il cerchio della Schiavitù si richiuderà un'altra volta ai polsi

.